L’aspirabriciole appartiene alla categoria dei piccoli elettrodomestici; è impiegato per rimuovere residui di cibo dalle superfici domestiche e dalle parti interne delle automobili. In commercio ne esistono diversi tipi; per scegliere quello più adatto è indispensabile conoscerne la composizione e le tipologie disponibili; inoltre, risulta particolarmente utile leggere le info e spiegazioni che seguono,che indicano come funziona un aspirabriciole, dal modello base a quello wet&dry.
L’aspirabriciole: tipologie e composizione
Quando si usa un aspirabriciole, le superfici da pulire sono in genere limitate e circoscritte; diversa è la funzione dell’aspirapolvere, un elettrodomestico che aspira lo sporco e la polvere da locali anche molto estesi.
Gli aspirabriciole possono essere tuttavia uno dei componenti di un’aspirapolvere 2 in 1 oppure dispositivi a sé: nel primo caso, costituiscono il corpo centrale in cui viene convogliata la polvere, ma possono essere rimossi dalla struttura dell’elettrodomestico e utilizzati per aspirare briciole dai tavoli o da poltrone e divani. Gli strumenti che nascono come aspirabricole, invece, sono unità indipendenti dotati di batteria ricaricabile o che funzionano mediante alimentazione elettrica, e quindi con cavo.
Gli elettrodomestici con batteria integrata sono in genere meno potenti di quelli azionati con energia elettrica, anche se i modelli di ultima generazione dispongono di batterie al litio molto performanti e che assicurano un’elevata potenza di aspirazione. I limiti degli aspirabriciole senza cavo sono senz’altro legati al tempo massimo di utilizzo, condizionato dall’autonomia della batteria, che in genere non supera i 20 minuti. D’altra parte, un vantaggio costituisce nel fatto che possono essere trasportati ovunque, osservando l’accorgimento di ricaricare la batteria prima dell’impiego.
Come funziona un aspirabriciole: dettagli tecnici
Per comprendere il funzionamento di un aspirabriciole lo si può paragonare a quello di una scopa elettrica. Proprio come questo elettrodomestico, l’aspirabriciole aspira lo sporco mediante il risucchio d’aria, generato da una turbina presente nel dispositivo. Per essere azionata, la turbina posta all’interno del motore integrato è alimentata da una batteria oppure dall’energia elettrica.
L’ingresso da cui le briciole sono aspirate è costituito dal bocchettone posto sul lato frontale dell’aspirabriciole; per rendere l’operazione più veloce e accurata è possibile avvalersi di accessori che aiutano a risucchiare con maggiore precisione lo sporco, come le lance, utili soprattutto per la pulizia dei sedili delle automobili.
Le briciole e lo sporco vengono veicolati dal getto d’aria verso il serbatoio interno dell’aspirabriciole, passando per il filtro. La sua funzione è quella di preservare il motore dallo sporco e, nelle versioni più avanzate, di immettere aria pulita a seguito dell’aspirazione. I modelli di ultima generazione dispongono di due filtri, che trattengono le polveri in modo differenziato in base alla loro dimensione, fino quella più sottile. Il filtro HEPA è realizzato in fibra di vetro e permette di trattenere la quasi totalità delle particelle, oltre il 99%.
A elettrodomestico spento, sarà poi possibile svuotare il contenitore con i detriti e svuotarlo direttamente nell’immondizia, per riposizionarlo nuovamente nel suo alloggiamento, come dalle istruzioni allegate all’aspirabriciole.
L’aspirabriciole wet&dry: come funziona
Premendo il tasto di accensione, l’aspirabriciole wet&dry risucchia sia la polvere che le gocce di liquido presenti sulle superfici: per questo motivo, è particolarmente indicato negli ambienti quali cucine e bagni.